Chi va piano va sano e va lontano

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Ciao,

ti è mai successo sentirti dire dai tuoi amici:

“Ma ti sei accorto che stai perdendo capelli?”

Questo è proprio quello che è successo a Carlo.

Carlo ha venticinque anni e fino a qualche anno fa non pensava che da lì a poco avrebbe avuto problemi di capelli.

Tutto è partito da una semplice osservazione dei suoi amici:

“I miei amici qualche anno fa mi hanno fatto notare che stavo perdendo capelli, più del solito.

Li ho sempre portati corti ma non mi ero mai accorto di niente.

Da allora ho iniziato a farci caso più spesso e dopo alcuni mesi, spinto anche da loro ho iniziato un trattamento.

Io sono sempre stato scettico su questi trattamenti. Non ho mai voluto crederci e continuo a non crederci”.

“Perché?” gli domando.

“Sono andato contro me stesso. Mi sono messo in gioco e ho deciso di comprare un integratore per capelli”.

“E non hai notato i risultati?” gli domando.

“Ma proprio per niente”.

Sono sincero, ero rimasto un po’ spiazzato davanti alle parole di Carlo.

È strano che non abbia visto nessun risultato. Ho pensato tra me e me.

“Ma hai fatto di testa tua? E per quanto tempo hai proseguito il trattamento?” gli domando.

“Si non ho chiesto aiuto a nessuno.

Ho fatto di testa mia, seguendo un po’ anche quello che scrivono su Internet.

Ho preso per un mese questi integratori, ma visto che i risultati tardavano ad arrivare e mi sono fermato.

L’idea quindi che questi integratori non servano a niente è cresciuta ancora di più dentro di me.

Sono arrivato alla conclusione che avevo ragione io.

“Gli integratori non servono a niente”.

A queste sue parole sono intervenuto:

Carlo voglio raccontarti una piccola storiella.

Probabilmente la conosci perché te l’avranno raccontata da piccolino.

È la storia della lepre e della tartaruga.

Una lepre e una tartaruga discutevano spesso su quanto fosse importante la velocità.

La lepre si vantava di saper correre velocissimo, superando tutti gli altri animali nella zona e prendeva in giro la tartaruga per la sua lentezza.

Un giorno la tartaruga, stufa di quelle risa, rispose seccata:

“A che ti serve correre, se tanto non arrivi in tempo?”.

“che vuoi dire?”, chiese la lepre.

“Voglio dire che arriverò prima in fondo a questa strada!”, disse con calma la tartaruga.

 La lepre, in tutta risposta, scoppiò a ridere di fronte alla presunzione della campagna.

“Vuoi fare a gara con me? Mi sembra una follia! In ogni caso, se ti fa piacere, ci sto: scommettiamo a chi arriva prima”.

Le due fissarono il punto di partenza e quello di arrivo e il giorno seguente si presentarono puntuali, per disputare la gara.

Pronti, partenza, via!

La tartaruga partì da subito, in tutta la sua lentezza.

La lepre, invece, presuntuosa, non si preoccupò di partire subito.

Si fermava qua e là a chiacchierare con amici e altri animali.

Lì vicino c’era un bel campo di carote fresche e la lepre decise di fermarsi a fare uno spuntino.

Ingolosita, però, finì per farne una grande scorpacciata.

Con la pancia piena era troppo difficile correre e così la lepre decise di fare un sonnellino, all’ombra di un albero.

Intanto la tartaruga, pian pianino, avanzava sempre di più.

Con i suoi piccoli passi regolari, passò oltre alla lepre che dormiva.

Il sole stava tramontando, quando la lepre si svegliò di soprassalto. Quanto aveva dormito? E soprattutto: dov’era finita la tartaruga?

La vide molto più lontano, vicino alla vittoria.

Partì allora come una freccia, ma questo sprint finale non bastò a raggiungere la compagna.

La tartaruga, con la sua pazienza e l’impegno, tagliò per prima il traguardo!

A quel punto la lenta bestiola si girò verso la lepre e disse:

“Hai visto che la tua velocità non ti è servita a niente? Pensa se tu avessi avuto anche una casa da portarti sulle spalle!”.

“Cosa voglio dirti con questa favola?

E cosa c’entrano la tartaruga e la lepre con i tuoi capelli?

Per farti capire meglio facciamo così.

Tu sei la lepre.

Tu hai avuto la stessa fretta della lepre.

E alla fine? Ha perso.

Hai avuto fretta di vedere il risultato.
Ma dopo un mese ti sei arreso…

Adesso sai che con l’impegno e la costanza si possono ottenere grandissimi risultati.

Non essere più la lepre, ma la tartaruga che con la pazienza e la costanza, la costanza di non fermarsi, è riuscita a battere la lepre.

Tutti possiamo riuscire a “tagliare il traguardo”, se ce la mettiamo tutta.

Tutti possiamo incontrare degli ostacoli,

ma di certo non possiamo fermarci al primo che incontriamo.

Quindi come dice un detto: “Chi va piano va sano e va lontano”.

Ecco quello che voglio dirti è questo.

Non devi avere mai fretta.

Perché hai pensato di essere il migliore e di potere avere la vinta ma ti sei ritrovato a perdere.

Devi essere come la tartaruga, lenta e costante.

È la costanza che ti porterà al successo.

Non puoi pretendere di avere tutto e subito.

Soprattutto non puoi pretendere che con uno schiocco di dita arresti completamente la caduta dei capelli e risolvi il problema.

Ricordati sempre: costanza e determinazione!

E se pensi di non potercela fare ricordati della favola della lepre e della volpe.

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Non buttare all’aria tutto il lavoro fatto fino ad ora, i tuoi capelli hanno bisogno della tua costanza!

Dr. Angelo Labrozzi

 

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