Il metodo di estrazione Naviglio

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
WhatsApp

Il metodo di estrazione Naviglio 

Ti spiego in breve il metodo di estrazione Naviglio.

Si chiama Naviglio Estrattore e prende il suo nome dal docente universitario che lo ha progettato e realizzato.

In questa figura è raffigurato schematicamente la parte fondamentale dell’apparecchiatura che consiste di due camere di estrazione collegate tramite un condotto.

È un metodo che ricorre all’estrazione a freddo, quindi all’impiego delle basse temperature. 

Il Naviglio Estrattore è una tecnologia innovativa di estrazione solido-liquido che permette di esaurire in tempi brevi, rispetto ad altre tecniche note, le matrici solide contenenti sostanze estraibili in un solvente organico o inorganico ed in loro miscele.

I metodi attuali mirano a riscaldare il solvente organico per aumentare la resa ed accelerare i tempi di estrazione, mentre il Naviglio Estrattore effettua l’estrazione a temperatura ambiente, sfruttando un aumento di pressione nel liquido estraente sulla matrice solida da estrarre.

L’importanza di estrarre a basse temperature risiede nel fatto che in questo modo viene evitato lo stress termico a carico delle sostanze termolabili.

In questo modo, è possibile estrarre le sostanze contenute in matrici vegetali senza indurre trasformazioni a carico dei principi attivi, che in genere sono i composti più “delicati” da estrarre in quanto risentono degli effetti della temperatura.

La pianta fresca, così com’è, viene messa in appositi contenitori con il solvente estraente e a basse temperature.

  1. Certo, i tempi forse saranno più lunghi rispetto ad un tipo di estrazione a caldo, ma la qualità del prodotto è garantita, perché tutte le sostanze benefiche presenti nella pianta fresca vengono mantenute invariate, pertanto andranno ad agire a pieno e in maniera efficace e mirata sul tuo problema principale.
  2. Questa tecnica estrattiva ha sostituito la macerazione,un altro tipo di tecnica, più semplice ed economica, ma scarsamente applicata, poiché richiede tempi troppo lunghi (circa 21 giorni). Per ovviare a questo problema si è utilizzato un’altra tecnica estrattiva, la percolazione, che permette di ottenere il prodotto finale in tempi brevi. In questo modo, però, viene sacrificata l’efficienza dell’estrazione, che viene mantenuta bassa per il limitato contatto tra il solido ed il liquido estraente.
  3. Perché non l’estrazione a caldo? L’estrazione a caldo è un metodo in cui la temperatura è direttamente proporzionale alla resa. Ti spiego meglio. L’impiego delle alte temperature permette di ottenere sicuramente un maggior quantitativo di prodotti, i costi di produzione sono bassi e i tempi molto brevi. E questo è il metodo che utilizzano la maggior parte delle grandi industrie farmaceutiche.

Il metodo di estrazione a basse temperature garantisce la qualità e l’efficacia dei prodotti, questo ci preme particolarmente assicurartelo.

[optin-cat id=”4238″]

 

Dr. Angelo Labrozzi

 

 

 

Alcuni riferimenti bibliografici

Fonte: P. Colombo, F. Alhaique, C. Caramella, B. Conti, A. Gazzaniga, E. Vidale. Principi di tecnologia farmaceutica, anno pubblicazione 2015.

https://www.nuovaestrazione.it/naviglio-estrattore.html

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
WhatsApp